Onorevoli Colleghi! - Dopo la riforma universitaria che ha portato all'istituzione delle lauree triennali di primo livello e delle lauree specialistiche biennali, è emersa l'inadeguatezza dei curricula disciplinari finalizzati alla preparazione specifica negli ambiti della sicurezza, dell'investigazione, della tutela delle vittime (vittimologia) e quindi, in senso lato, delle scienze criminologiche anche riferite al campo economico-finanziario e a quello della sicurezza ambientale e alimentare.
Infatti, sia nel settore privato sia in quello pubblico, la gestione della sicurezza e dell'investigazione è passata attraverso un periodo di rapida crescita che è coinciso con un aumento della diversificazione, della specializzazione e della responsabilità. Tuttavia, mentre la gestione della sicurezza e dell'investigazione si è espansa, essa non ha consolidato la sua posizione in termini di qualifica e di considerazione professionale. Nel settore accademico, sono gli elementi chiave tratti da discipline come la criminologia, la sociologia della devianza e il diritto, unitamente alla conoscenza e alla tecnica di management, che dovrebbero formare la base del curriculum per gli esperti della sicurezza e dell'investigazione. A questo background formativo di base si devono aggiungere modelli pratici tratti dall'esperienza che tengano conto dell'evoluzione delle più moderne tecnologie al fine di assicurare agli operatori un processo di formazione permanente. Infatti, si richiede che si delinei un programma di formazione che tenga conto sia del rigore e dei contenuti accademici sia dei requisiti pratici del manager della sicurezza e delle investigazioni.
la sicurezza interna ed esterna;
la tutela del territorio nazionale e dei suoi beni materiali e immateriali;
la tutela degli interessi strategici ed economico-finanziari dello Stato italiano e dell'Unione europea;
il coordinamento e il controllo, connessi alla pianificazione e all'organizzazione di unità aeree e navali di alto valore tecnologico, in contesti addestrativi e operativi anche complessi;
l'acquisizione di metodi e strumenti per un adeguato supporto alle operazioni di pace e di tutela delle popolazioni in caso di calamità naturali;
l'organizzazione delle attività rieducative all'interno delle strutture penitenziarie;
le modalità operative per l'organizzazione e l'istituzione di strutture e centri di aiuto alle vittime.